Biografia

Un artista vero e indipendente

Massimo Priviero nasce e cresce a Jesolo. Dall’ascolto e dall’amore per il folk, il blues e il rock prendono forma le sue prime canzoni. In particolare, il rock d’autore che si fonde con la ricerca poetica caratterizzeranno poi suono, scrittura e produzioni. Su un versante più strettamente lirico, i suoi testi avranno dentro sempre quella che potremmo chiamare “forza di vivere e di umana resistenza” qualunque sia il tema o la storia che li caratterizza.

Trasferitosi a Milano alla fine degli anni ’80, dopo aver firmato per Warner Music, nel 1988 incide a Londra e pubblica l’album d’esordio San Valentino.

Nel 1990 esce Nessuna resa mai con la produzione di “Little” Steven Van Zandt, chitarrista e coproduttore di Springsteen con la partecipazione anche di vari membri della PFM. Al di là del successo ottenuto, Priviero è spesso impegnato in questi anni anche sul fronte sociale ed è per esempio chiamato da “Sos Racisme” per essere il testimonial italiano della battaglia contro ogni razzismo.

Nel 1992 pubblica Rock in Italia . Qui, una parte di  produzione artistica è affidata a Massimo Bubola. Seguiranno Non mollare (1994) e Priviero (1998), quest’ultimo con la produzione di Lucio “violino” Fabbri.

Nel 2000 esce Poetica, nel 2003 Testimone e nel 2006 Dolce Resistenza. In quest’ultimo lavoro, inizia la collaborazione col chitarrista Alex Cambise che lo affiancherà poi per molto tempo. In Rock & Poems, 2007, Priviero reinterpreta i grandi classici dei ’60-’70: da Dylan a Waits, Fogerty e tanti altri. Nel 2009 esce l’antologia Sulla strada  pubblicata, come accaduto anche per molti suoi precedenti lavori, in vari paesi europei.

Nella primavera del 2010 esce il primo live ufficiale con DVD allegato intitolato Rolling Live a timbrare i numerosi tour teatrali dell’artista. A tirare anche un po’ le somme anche dal punto di vista dei numeri, più volte i suoi album sono comparsi nei top 50 delle classifiche ufficiali di vendita. Esce in questo periodo anche un libro/biografia su di lui scritto dallo scrittore e giornalista Matteo Strukul intitolato Nessuna resa mai; La strada, il rock e la poesia di Massimo Priviero.

Priviero, che è laureato in Storia contemporanea presso l’Università di Venezia, si dedica anche a spettacoli di musica e teatro civile (citiamo tra gli altri Dall’Adige al Don insieme allo scrittore Roberto Curatolo, le “Storie dell’altra Italia“, firmato insieme ai Gang e a Daniele Biacchessi fino al più recente spettacolo realizzato con l’attore Giovanni Giusto intitolato “Migrazione” e ispirato all’emigrazione italiana nel mondo). Incide in questi anni, servendosi però di uno pseudonimo, alcuni album di musica gospel dal taglio davvero originale che ottengono anche ottimi riscontri commerciali e si aggiungono alle tante copie vendute dei dischi realizzati a suo nome.

A fine maggio 2012 esce l’album Folkrock, realizzato con il violinista Michele Gazich, un viaggio acustico che rilegge e reinventa alcuni classici della musica internazionale. Nel settembre del 2013 pubblica Ali di libertà,  suo nuovo album di inediti sempre in bilico tra folk e rock d’autore, e chiude il lungo tour con un sold out all’Alcatraz di Milano, registrato e successivamente pubblicato.
A fine 2014 insieme ai Luf,  gruppo di musica etnopopolare, realizza un lavoro di musica e memoria intitolato Terra e pace dove vengono rilette le più celebri melodie della tradizione alpina. Nell’ottobre 2015 esce Massimo, doppio cd + dvd live.
Numerosissimi in tutti questi anni i concerti ed anche i riconoscimenti di pubblico e di critica, insieme ai premi ( citiamo Premio Lunezia e Premio Enriquez, tra i tanti). Per varie volte vince come album italiano dell’anno il referendum della rivista musicale Buscadero che lo definisce “la voce più bella e più vera del rock d’autore italiano”. In tutto questo, l’artista rimane sempre fedele ai suoi principi poco inclini al compromesso, rinunciando spesso ad apparire e restando per scelta fuori da logiche commerciali. “ …Amo scrivere e incidere la mia musica. E amo incontrare quella che chiamo la mia gente ai concerti. Tutto il resto mi interessa davvero poco. Pur nella mia fragilità esistenziale, mi porto dentro dei valori di vita molto solidi che cerco di non tradire. Naturalmente, ho delle mie precise idee sul mondo in cui viviamo e in particolare su ciò che chiamiamo cultura. E quasi mai queste mie idee coincidono con la vulgata diffusa. Tuttavia, faccio del mio meglio per non giudicare. So però distinguere sufficientemente bene quello che conta, e certo conta per me, e quello che invece considero il nulla…”   

A fine 2017 esce All’Italia, un concept-album che omaggia storie di vita degli italiani di ieri e di oggi parlando di rinascita e di forza con dolcezza e amore per il nostro paese. Viene presentato in anteprima all’Ariston di Sanremo dove Massimo torna come ospite speciale al Tenco. Seguirà un lungo tour, italiano e non solo, che terminerà a Città del Messico dove è invitato dall’Università e dall’Istituto di cultura italiano. Alla fine del ’18  celebra 30 anni di carriera nella prestigiosa cornice del Teatro della Triennale di Milano. Le canzoni di “All’Italia” diventano colonna sonora del docufilm Italia Addio non tornerò (prodotto dalla fondazione Paolo Cresci,  programmato nelle reti Mediaset, proiettato al Senato della Repubblica e in vari istituti di cultura italiana del mondo).

Durante questo periodo, scrive di getto il libro Amore e Rabbia che esce nella primavera del 2019. Un mix di autobiografia, romanzo e percorso di autocoscienza scritto durante un inverno in riva al suo mare d’alto Adriatico in un ideale ritorno a casa. Amore e Rabbia arriva come un’ipotetica autobiografia in musica. Le presentazioni diventano più di cinquanta in pochi mesi e si trasformano in un vero e proprio spettacolo di parole e musica parallelo ai concerti.

In generale e in conclusione, tutta la produzione di Massimo Priviero ci arriva come il ritratto di un artista e di un uomo profondamente “vero” e i suoi live sono un’esperienza particolarmente forte ed emotiva che scavalcano di molto il fatto musicale. Nel 2020 scrive e compone il materiale inedito oggi in fase di registrazione e di prossima pubblicazione.

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